20.10.08

All'amata

Ho chiesto un riparo da assegnarmi, una origine
Da dire guardando i passi, che ritroverò nel vuoto
Laggiù abitualmente l’ozio degrada sul collo, il torto
Ma non altri delitti da queste parti, dopo questo sole

Non è tutto, partono sull’orologio le folle del dolore
Ogni lingua personale si spoglia, eppure chi scrive
Riscalda in viso, compie l’azione del sotterfugio
Si chiama aria, furto d’infinito su cui la quiete balza
[ Antonio De Rose ]
foto A. De Rose

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