12.10.08

Al passo intimo








Osserva un po’della mia strada
nell’iride ingobbita della tua coscienza
per ora è la stagione di sempre

Poi senti il silenzioso flusso dei veicoli
si arresta nel mio orecchio, a uso e maniera
sfilano le foglie, dopo

E una domanda: un calpestìo di volti immobili
in mezzo, nella città che non è la
tua città, dà piacere? e ha carico di motivi
che io non vedo? Più che basti alla breve
vita inospitale, qualcosa è di quel passo


[ Antonio De Rose ]

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