Una mano benvenuta che suda, una spiegazione
in questa sera di scavo, riposiamo su vuoti gestuali
Guardate però chi mi offusca, ebbe il suo fuoco
d’inizio crudele, castigo raggiunto al petto, lui stesso
Tra le vocianti interrogazioni ne trasse, accresciuto
tra un pomeriggio rimasto più indietro, e l’altro racconto
Da solo, un’eternità di sonno e non poco consola
che accada per durare, l’adagio dei tuoi occhi, l’oggi
Ne avremmo poi miglior forza, come intitola un breve
bonario riscatto, forse mescolato alla calma delle vene
E’ dove è affar loro che: tre dunque sorveglino l’esito, pietà
che t’arrendi al pubblico, in questa direzione: così, allora, perciò
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